14 novembre 2021 — 25 aprile 2022
In occasione delle celebrazioni previste per rendere omaggio ad Antonio Ciseri, la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst dedicherà una sala al suo allievo di maggior talento, Giacomo Martinetti (1842–1910).
Di lui si avevano sinora pochissime notizie. La famiglia era originaria di Barbengo, ma il pittore, come si è potuto appurare grazie alle ricerche in corso, nasce a Firenze. Nonostante un certo successo riscosso in vita – partecipa ad esposizioni e sue opere, soprattutto di tema sacro, sono conservate tra Firenze (Palazzo Pitti) e Gerusalemme – in seguito l’oblio è calato sulla sua figura.
La piccola mostra-dossier rappresenterà l’occasione per riscoprirlo. Verranno esposte le uniche opere conservate sul territorio, in particolare il San Carlo Borromeo e la Santa Francesca Romana, di proprietà della parrocchia di Barbengo e commissionate dallo zio Carlo Martinetti, a cui si deve anche la costruzione della chiesa di Cernesio, da lui finanziata al ritorno dall’Algeria. Si documenteranno inoltre le sue opere eseguite per le chiese di San Salvatore e del Santo Sepolcro di Gerusalemme grazie a riproduzioni d’epoca.
Foto: Giacomo Martinetti
San Carlo Borromeo, 1871
Olio su tela, 228 x 164 cm
Parrocchia di S. Carlo a Cernesio, Barbengo